L’arrivo di Google Search Generative Experience (SGE) in Italia è un evento importante per il mondo della SEO. Questa implementazione dovrebbe arrivare nei prossimi mesi anche in Italia, forse all’inizio del 2024, ma Google non ha comunicato alcuna informazione attendibile in merito.
Google SGE rappresenta un passo avanti nella trasformazione dell’esperienza di ricerca basata sull’intelligenza artificiale generativa. Ciò porta a un nuovo modo di presentare i risultati che rischia di avere conseguenze potenzialmente significative per il mondo SEO italiano.
In questo articolo esamineremo i principali rischi della SGE e proveremo a proporre alcuni modi per ridurre al minimo l’impatto.
Google SGE Italia: quali rischi comporta per il search marketing?
L’introduzione della Search Generative Experience segna una svolta nella modalità di ricerca su Google, promettendo di trasformare radicalmente sia il layout sia l’approccio funzionale della SERP (Search Engine Results Page). Questo aggiornamento epocale all’algoritmo di ricerca di Google è destinato a portare una ventata di novità che inciderà profondamente sulle nostre abitudini di ricerca e l’interazione con il motore di ricerca.
Con un focus sull’iper-personalizzazione, Google SGE si propone di affinare l’esperienza di ricerca rendendola intensamente personalizzata. I risultati saranno calibrati sulle preferenze individuali e sul comportamento di navigazione, assicurando una corrispondenza più precisa e pertinente alle richieste dell’utente. L’obiettivo è quello di elevare la qualità e l’efficacia della ricerca, consentendo agli utenti di accedere a informazioni di valore con rapidità e precisione senza la necessità di esplorare ulteriori link.
È facile immaginare come questo progresso pone i professionisti della SEO davanti a nuove sfide. Consulenti e proprietari di siti web dover rivoluzionare le strategie SEO per garantirsi una posizione di rilievo nell’ecosistema digitale di Google.
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I rischi SEO della Google SGE
Aumento della concorrenza in SERP
Con l’innovazione degli algoritmi e la personalizzazione degli spazi di ricerca, è prevedibile una contrazione delle posizioni disponibili nei risultati organici. Questo stringimento renderà la competizione per le prime posizioni più accesa che mai, con potenziali ripercussioni sul volume di traffico ottenuto attraverso i canali organici.
Le aziende e i professionisti SEO dovranno quindi affinare le loro strategie per assicurarsi una presenza prominente in questo nuovo panorama digitale in evoluzione.
Importanti fluttuazioni sul posizionamento
È prevedibile che l’algoritmo di Google SGE differisca dall’algoritmo attuale e ciò potrebbe causare importanti fluttuazioni nelle posizioni dei risultati organici.
Bisogna tener conto inoltre che i risultati SGE saranno visualizzati nella posizione 0(appena sotto la barra di ricerca) e ciò avrà un forte impatto sulla visibilità degli altri risultati.
Maggiore qualità dei contenuti
Query di ricerca molto lunghe e sempre più specifiche
La SGE permette di formulare query di ricerca in modo più naturale e specifico rispetto e ciò incoraggerà gli utenti a formulare domande estremamente specifiche, rendendo di conseguenza meno rilevanti le keyword e le ricerche tradizionali basate su parole chiave.
Le query lunghe e dettagliate segnano una transizione rispetto alle parole chiave convenzionali e, molto probabilmente, presenteranno un volume di ricerca ridotto o addirittura nullo. Questo riflette la capacità della SGE di comprendere il contesto dietro una query, superando la mera presenza delle parole chiave.
Strategie efficaci per minimizzare i rischi SEO associati a Google SGE
Diversificazione delle fonti di traffico
Per ridurre al minimo la dipendenza da Google, gli sarà necessario presidiare anche altri canali di acquisizione del traffico, come social network, email marketing, pubblicità online o persino Local SEO. Senza dubbio, un approccio multicanale aiuterà a ridurre i rischi associati all’arrivo della Search Generative Experience su Google.
Autorità del dominio
Utilizzare il markup semantico e i dati strutturati
Come abbiamo accennato prima, SGE probabilmente modificherà il concetto di keyword o l’uso delle parole chiave così come lo conosciamo oggi. Forse diventerà imprevedibile capire quali saranno le ricerche degli utenti e sarà fondamentale concentrarsi sui topic.
In uno scenario di questo tipo, diventare fondamentale l’uso del markup schema.org, per aiutare i motori di ricerca a interpretare e contestualizzare il contenuto delle pagine.
Lo stesso Fabrice Canel, in un discorso tenuto al Pubcon 2023, ha affermato che la notazione Schema.org è la strada da percorrere per prepararsi alla ricerca generativa.
Conclusioni sulla SGE e la SEO
Alcuni potrebbero pensare che Google SGE sarà solo una moda passeggera (come Google+ o AMP) e che Google tornerà indietro, ma probabilmente dipenderà da come lo useranno gli utenti.
Se le interazioni con queste nuove proposte di Google saranno forti, rischieremo di vedere SGE per molto tempo, con conseguenze forse catastrofiche, o forse no? Per le realtà digitali che attualmente dipendono in gran parte dal traffico organico del gigante di Mountain View.
Fai attenzione, diversifica subito le tue fonti di traffico per ridurre al minimo l’impatto futuro di SGE. Chiedi una consulenza SEO per l’analisi delle tue personas e dei migliorai canali per raggiungere. I nostri esperti SEO e SEA sapranno supportarti al meglio nello sviluppo del tuo business nonostante un probabile calo della tua visibilità organica in futuro.